Esami laboratorio: coagulazione

L’appropriata raccolta, manipolazione e conservazione dei campioni di sangue per le prove dell’emostasi sono fondamentali per ottenere risultati corretti. Si riassumono di seguito le procedure a cui attenersi scrupolosamente:

  • Precisa introduzione dell’ago nella vena. Prelievi traumatici possono esporre il sangue al fattore tissutale, con conseguente attivazione della coagulazione e formazione di aggregati piastrinici o coaguli nel campione. Sono da scartare prelievi “lenti” o con sangue che fluisce nella siringa in modo incostante. Cambiare in tal caso ago e vena. Nel gatto, dove esiste una costante tendenza alla coagulabilità, si dovrebbero evitare prelievi con ago a farfalla e utilizzare esclusivamente la vena giugulare, da prediligere anche per tutti i cani di piccola e media taglia. Nella scelta della sede del prelievo però si dovrà anche tenere conto di eventuali sanguinamenti post-prelievi ed eseguire appropriate procedure di emostasi.
  • Usare provette contenenti citrato di sodio (preferibilmente tamponato al 3,8% o al 3,2%) con 1 parte di anticoagulante e 9 parti di sangue. La provetta deve essere riempita esattamente, rispettando le proporzioni. Non si devono inviare campioni di plasma che provengano da provette riempite in modo insufficiente. Nel caso in cui l’anticoagulante sia in eccesso rispetto al plasma, per esempio in seguito ad erroneo allestimento o ad eritrocitosi, si assiste ad una riduzione dell’attività coagulativa con conseguente modico aumento dei tempi di coagulazione. Al contrario, una riduzione della quantità di anticoagulante rispetto al plasma, per esempio in seguito ad anemia marcata o per eccesso di sangue nella provetta, comporta un accorciamento dei tempi di coagulazione.
  • Centrifugare il campione (4.500 RPM per 5’/i tempi variano in base al diametro del rotore della centrifuga) preferibilmente immediatamente dopo il prelievo (al max entro 1h), rimuovere il plasma ottenuto impiegando una pipetta di plastica e conservarlo in una provetta fatta completamente di plastica (compreso il tappo).  Sono da evitare cicli di congelamento/scongelamento. Studi eseguiti nel Laboratorio San Marco hanno dimostrato che campioni di plasma citrato, adeguatamente allestiti, possono essere utilizzati a fini diagnostici sino a 5 giorni se conservati scrupolosamente a 1-4°C. Inoltre è stato osservato che campioni di plasma canino conservati a temperatura ambiente per 48 ore non presentano alterazioni relative ai parametri dell’emostasi, ad eccezione del fibrinogeno la cui concentrazione diminuisce con tale modalità di conservazione.

 

Esami

Profilo coagulativo di base (CANE: aPTT-PT-Fib-AT-DD-FDP)
plasma da sangue in sodio citrato (9:1) centrifugato e separato; campione refrigerato. Refertazione in giornata.

Profilo coagulativo di base (GATTO E ALTRE SPECIE-CAVALLO)
plasma da sangue in sodio citrato (9:1) centrifugato e separato; campione refrigerato. Refertazione in giornata.

D-Dimeri (no su gatto)
plasma da sangue in sodio citrato (9:1) centrifugato e separato; campione refrigerato. Refertazione in giornata.
Approfondimenti: DIMERI-D DELLA FIBRINA

Antitrombina III
plasma da sangue in sodio citrato (9:1) centrifugato e separato; campione refrigerato. Refertazione in giornata.

PT APTT plasma da sangue in sodio citrato (9:1) centrifugato e separato; campione refrigerato. Refertazione in giornata.
Approfondimenti: PT e APTT

Fibrinogeno
plasma da sangue in sodio citrato (9:1) centrifugato e separato; campione refrigerato. Refertazione in giornata.
Approfondimenti: PROTEINE DELLA FASE ACUTA

Fattore di Von Willebrand
plasma da sangue in sodio citrato (9:1) centrifugato e separato; campione refrigerato. Refertazione in giornata.
Approfondimenti: DOSAGGIO DEL FATTORE DI VON WILLEBRAND

Fattore II
plasma da sangue in sodio citrato (9:1) centrifugato e separato; campione refrigerato. Refertazione entro 15gg.

Fattore V
plasma da sangue in sodio citrato (9:1) centrifugato e separato; campione refrigerato. Refertazione entro 15gg.

Fattore VII
plasma da sangue in sodio citrato (9:1) centrifugato e separato; campione refrigerato. Refertazione entro 15gg.

Fattore VIII
plasma da sangue in sodio citrato (9:1) centrifugato e separato; campione refrigerato. Refertazione entro 15gg.

Fattore IX
plasma da sangue in sodio citrato (9:1) centrifugato e separato; campione refrigerato. Refertazione entro 15gg.

Fattore X
plasma da sangue in sodio citrato (9:1) centrifugato e separato; campione refrigerato. Refertazione entro 15gg.

Fattore XI
plasma da sangue in sodio citrato (9:1) centrifugato e separato; campione refrigerato. Refertazione entro 15gg.

Fattore XII
plasma da sangue in sodio citrato (9:1) centrifugato e separato; campione refrigerato. Refertazione entro 15gg.

Panel Coagulativo (II-V-VII-VIII-IX-X-XI-XII)
plasma da sangue in sodio citrato (9:1) centrifugato e separto; campione refrigerato. Refertazione entro 15gg.
Approfondimenti: DOSAGGIO DEI FATTORI DELLA COAGULAZIONE

Tempo di trombina cane e gatto
plasma da sangue in sodio citrato (9:1) centrifugato e separato; campione refrigerato. Refertazione in giornata. Fornisce indicazioni relative alla quantità di fibrinogeno e alla eventuale presenza di inibenti cricolanti.

Ricerca inibitori
plasma da sangue in sodio citrato (9:1) centrifugato e separato; campione refrigerato. Refertazione in giornata.
Approfondimenti: RICERCA DEGLI INIBITORI

FDP (quantitativo)
plasma da sangue in sodio citrato (9:1) centrifugato e separato; campione refrigerato. Refertazione in giornata.
Approfondimenti: PRODOTTI DI DEGRADAZIONE DELLA FIBRINA/FIBRIOGENO